Santorini - relax ai massimi livelli

giovedì 7 luglio 2011

Benvenuti nel vostro paradiso personale.

Un’infinito mare blu e cielo azzurro accolgono i visitatori di Santorini, l’isola di Astarte.

Un albergo boutique composto da solo suite, un rifugio dove vivere una nuova esperienza fatta di sensazioni, lusso e rilassamento.

Laddove potrete abbandonarvi ai veri piaceri della vita.
Laddove il cielo ed il mare si uniscono in
piena armonia per farvi viaggiare in un sogno.
Laddove ogni momento ha
un valore speciale.
Benvenuti
nella mitica Santorini.
Benvenuti in un nuovo stile di vita.
Benvenuti all’Astarte!

  2_A03

  4_A081_2

L’Αstarte è un complesso di 9 Suite lussuose, ognuna con il proprio stile di arredamento, la propria visione.
Costruito in uno dei più begli angoli dell’isola, di fronte all’infinito azzurro del mar Egeo, ogni particolare dell’Αstarte è stato progettato pensando a voi che sapete apprezzare ciò che è veramente speciale.
Il discreto servizio in camera vi offre sul balcone della vostra stanza i sapori e la freschezza che tanto sognate di godervi. Al vi offre sul balcone della vostra stanza i sapori e la freschezza che tanto sognate di godervi. Al bar della piscina "Mοrning Star" potrete invece assaporare piatti gustosi in buona compagnia.
Se poi avete l’anima dell’esploratore, saremo lieti di  indicarvi il percorso più adatto per la vostra escursione.

11_A11 6_A04

12_A12 (1) 16_pano-sw12

Comfort delle Suite:
Tutte le Suite hanno vista sul vulcano e sulla caldera, persino dall’interno.
Tutte le Suite sono dotate di Jacuzzi interna o esterna riscaldata, aria condizionata, TV satellitare, lettore CD/mp3 con una collezione di Cd, lettore dvd (su richiesta) vetri isoclima alle finestre, linea telefonica diretta con l’esterno, minibar, cassaforte, accappatoio, phon, pantofole, prodotti di bellezza Hermès e veranda privata dove può essere servita la colazione.
Servizi offerti agli ospiti:
Champagne e frutta al loro arrivo, trasporto da/per l’aeroporto/il porto, servizio in camera, colazione servita sulla veranda o in giardino.
Informazioni sulla vita dell’isola e organizzazione di gite e viaggi, noleggio auto, servizio fax, accesso Internet,

lavanderia/stireria in albergo, massaggio su richiesta.

Servizi

La magia è di casa all’Astarte e la si trova in ogni minimo particolare, iniziando dagli sfavillanti cristalli Swarovskiche creano un cielo stellato sopra alla vostra Jacuzzi fino all‘accurato servizio personale riservato ad ogni ospite. Il colore bianco tipico delle isole Cicladi si sposa armoniosamente con la pietra vulcanica in una cornice che regala calma e tranquillità, all’altezza degli ospiti più esigenti.
Durante i preziosi momenti di riposo e relax, gli ospiti possono gustare un cocktail nella splendida piscina infinity letteralmente sospesa sull’infinito azzurro del mar Egeo e le rupi scoscese della Caldera.
Come ebbrezze gastronomiche, l’Astarte vi offre un menu completo di cucina mediterranea ed internazionale preparata da uno chef affermato. Nel bar della piscina Morning Star potrete assaggiare freschi cocktail, spuntini o piatti freddi.
Il nostro personale qualificato potrà organizzare per voi numerose occasioni di svago, da una crociera privata con cena dinanzi al tramonto ad assaggi di vini locali nelle rinomate cantine di Santorini, oltre a varie gite ed escursioni. L’antica cittadina di Akrotiri e la spiaggia bianca e rossa di fama mondiale si trovano ad un soffio dalle Suite Astarte.

Suite Junior con vasca Jacuzzi privata

Camera da letto King-size, soggiorno, bagno con doccia, Jacuzzi interna riscaldata, veranda privata con divano in muratura e vista sulla Caldera ed il vulcano.

Suite Senior con vasca Jacuzzi privata

Camera da letto King-size, ampio soggiorno, bagno con doccia, Jacuzzi interna riscaldata, ampia veranda privata con divano in muratura e vista sulla Caldera ed il vulcano.

Suite Executive con vasca Jacuzzi esterna privata

Camera da letto King-size, ampio soggiorno, bagno con doccia, Jacuzzi esterna riscaldata, veranda privata panoramica con soggiorno, sala da pranzo e gran salotto all’aria aperta con vista sulla Caldera ed il vulcano.

Suite Honeymoon con vasca Jacuzzi privata

Camera da letto King-size, salotto indipendente con ampio soggiorno, bagno con doccia, Jacuzzi riscaldata, veranda privata panoramica con soggiorno, sala da pranzo e gran salotto all’aria aperta con vista sulla Caldera ed il vulcano (Una ha 2 bagni ed una Jacuzzi esterna riscaldata e l’altra una piscina privata)


Share/Bookmark

1° Giorno - Roma - Cairo

martedì 25 maggio 2010

Appuntamento all’ aeroporto di Roma Fiumicino , disbrigo delle formalità doganali e alle ore 1425 partenza per Il Cairo con Volo di Linea Egyptair

All’arrivo, ritiro del bagaglio ed incontro con il mio Assistente in Lingua Italiana, Sherif 06_egypt_meridien_pyramids_01 che Vi condurra con auto privata all'Hotel

Le Meridien Pyramids*****

Con una posizione al limite tra la città e la natura, questo hotel propone panorami impareggiabili sulle maestose Piramidi di Giza. Con una prestigiosa scelta di ristoranti e proposte gastronomiche, un Royal Club, una piscina, servizi da centro benessere ed essendo circondato da giardini, Le Méridien Pyramids offre uno scenario pieno di verde e con una spiaggia dorata. L'hotel resort è strategicamente situato a pochi passi dai principali siti storici dell'Egitto, come le Piramidi di Giza, la Sfingee ed altri monumenti ed è a soli 15 minuti in auto da Il Cairo.

Sistemazione nella camera riservata, cena libera e pernottamento.

Il Cairo (arabo: القاهرة, al-Qāhira) è la capitale e la città più popolosa dell'Egitto con circa 8 milioni di abitanti e oltre 15 milioni dell'area metropolitana e del governatorato omonimo. È anche la più grande città dell'intera Africa e del Vicino Oriente e la tredicesima metropoli in ordine di popolazione al mondo.

  PyramidCityItinerary2TailormadeHolidayEgypt-67651247748963_800_600 Le_Meridien_Pyramids_Hotel3 aime1807re3_md


Share/Bookmark

2° Giorno – Le Piramidi di Giza

Una guida privata in Italiano vi verrà a prendere in Hotel per condurvi a Giza

Giza deve la sua importanza al fatto di ospitare, su un pianoro roccioso che si trova allaP1100182 (Medium)wtmk2 periferia della città, una delle più importanti necropoli dell'antico Egitto. A Giza sorgono infatti, oltre ad una gran quantità di sepolture minori, le tre più famose piramidi egizie: quelle di Cheope, Chefren e Micerino (o Mykerinos), secondo i nomi tramandati dalla tradizione greca ed ellenistica, tutte appartenenti a sovrani inseriti nella IV dinastia. La più grande piramide esistente è quella di Cheope.La sfinge di Giza è la più grande statua monolitica del mondo e fuP1100225 (Medium)wtmk2 costruita circa 4.500 anni fa. Raffigura una sfinge, più precisamente un'androsfinge, essere mitologico con volto umano e corpo di leone accovacciato. Il monumento, che si trova a fianco del viale che conduce dal tempio a valle alla Piramide di Cheope a Giza, venne probabilmente ricavato da un affioramento di roccia proprio nella zona delle cave di pietra usate per la costruzione della piramide stessa. La statua è lunga 73 metri, larga 6 metri e raggiunge un'altezza di 20 metri.  Il volto raffigurato è stato attribuito a Userib (o Chefren), sovrano P1100218 (Medium)wtmk2 della IV dinastia (2630 a.C.-2510 a.C.). Secondo recenti studi la statua rappresenterebbe invece Cheope e la sua costruzione sarebbe da attribuire al figlio di questi, Djedefra,  a lui succeduto prima di Chefren. La statua è parte integrante di un ampio complesso funerario. Dopo che la necropoli fu abbandonata, la Sfinge fu ricoperta dalla sabbia fino alle spalle. Il primo  tentativo di disseppellirla fu fatto verso il 1400 a.C. dal giovane Thutmose IV, al quale sarebbe apparso in sogno il dio-sole Ra-Harakhti (Horo dell'orizzonte), che gli avrebbe promesso il regno, se avesse liberato dalla sabbia la statua. Diventato re, Thutmose commemorò l'impresa con una stele di granitoP1100196 (Medium)wtmk posta tra le zampe. Fu solamente nel 1817 che Giovanni Battista Caviglia intraprese i lavori di scavo per liberarla dalla sabbia; dopo un'interruzione, le operazioni ripresero con Auguste Mariette nel 1853 e si conclusero nel 1886 per opera di Gaston Maspero. La Sfinge fu completamente visibile a partire dal 1925. Il tempo e l'erosione hanno apportato notevoli danni alla statua. La perdita del naso, che già è assente in alcuni disegni eseguiti da Frederick Lewi s Norden nel 1737 e pubblicati nel 1755, è probabilmente da attribuire, sulla base di una testimonianza di uno storico arabo, al XIV secolo. Frammenti della barba posticcia, anch'essa mancante, sono conservati al British Museum di Londra.

Pranzo in ristorante locale.

Cena in un ristorante della zona


Share/Bookmark

3° Giorno - Il Cairo

Prima colazione in hotel incontro con la guida e in mattinata visita al Museo Egizio con Guida privata Italiana. Il Museo Egizio del Cairo
Storia Il museo è un'emanazione del servizio egiziano delle antichità costituito dal governo nel 1835 nel tentativo di fermare l'esportazione selvaggia di reperti e manufatti.   Il museo aprì nel 1858 con le collezioni raccolte damuseo-cairo Auguste Mariette, archeologo francese al servizio di Isma'il Pasha. Nel 1880 venne spostato all'interno del palazzo di Isma'il Pasha a Giza. Nel 1900 il museo raggiunse l'attuale sede, un edificio in stile neoclassico, appositamente costruito in Piazza Tahrir, nel centro del Cairo. Al contrario della sua grande fama,il museo egizio del cairo non è molto esteso come superficie.è disposto su due piani,entrambe di forme rettangolare, con una serie di stanze disposte a attorno ad un atrio centrale collegate da un corridoio. gli oggetti esposti al pian terreno sono raggruppati per ordine cronologico.  Appena entrati, a sinistra sono disposte le sale dell'Antico Regno. Continuando in senso orario si trovano le sale del Medio e Nuovo Regno ed infine quelle dell'età Greco-Romana. Salendo lo scalone si giunge al primo piano, organizzato in aree tematiche. Gli oggetti esposti al piano terreno sono raggruppati per ordine cronologico. Appena entrati, a sinistra sono disposte le sale dell'Antico Regno. Continuando in senso orario si trovano le sale MiddleCoffinLeftViewWallpaper1del Medio e Nuovo Regno, ed infine quelle dell'Età Greco-Romana. Salendo lo scalone si giunge al primo piano, organizzato in aree tematiche.   
Al piano terra la maggior parte delle opere più belle sono esposte nelle sale dedicate all'Antico Regno tra cui la statua di Chefren, la statua lignea di Kaaper e il gruppo statuario di Rahotep e Nofret. Altrettanto pregevole, la collezione di reperti risalenti al regno di Akhenaton, il faraone "eretico".
La libreria del museo, sempre affollata, offre una vasta scelta di pubblicazioni specifiche sul Museo e guide sull'antico Egitto disponibili anche in lingua italiana. MaskFrontView1
Collezioni
I pezzi di maggior pregio sono rappresentati dalla collezione dei reperti trovati nella tomba di Tutankhamon, rinvenuta intatta nella Valle dei Re, dall'archeologo inglese Howard Carter nel 1923. La "sala delle mummie" che contiene 27 mummie reali di epoca antica, fu chiusa al pubblico, nel 1981, per ordine del presidente egiziano Anwar Sadat. Nel 1985 è stata riaperta al pubblico una selezione di mummie di re e regine del Nuovo Regno di cui è visibile solamente il volto. Troverete alcuni dei più celebri faraoni, come Sethi I e Ramesse II.
Pranzo in ristorante.
 
Alla fine delle visite verrete portati in Hotel per un po di relax.
 
Poi verso le 1900 verrete accompagnati per una Cena in uno dei migliori ristoranti sul Nilo. “Godetevi una cena crociera sul Nilo a bordo della Nile Pharaoh, uno dei ristoranti più eleganti che solca le acque del Nilo. Godrete di un servizio di alta classe a bordo della vostra crociera sul Nilo, ammirando lo skyline illuminato del antico Cairo mentre si cena, e con l'intrattenimento forniti da una spettacolare danza del ventre e spettacolo folkloristico di dervisci. Il Nile Pharaoh è costruito secondo lo stile di una Barca Regale faraonica, rievocando immagini dell'antico Egitto
 
 
  5 Nile Pharaoh 


Share/Bookmark

4° Giorno - Luxor

Prima colazione in hotel In orario trasferimento in aeroporto e alle ore 06,00 partenza per Luxor , Arrivo, trasferimento per la motonave MS Nile Premium *****L , e assegnazione delle cabina riservata.
Cena sulla motonave e pernottamento.


Nile Premium  recep01

   piscina-07  salon-01
   np-suite2  rest-03


Share/Bookmark

5° Giorno - La Valle dei Re

Prima colazione sulla motonave, incontro con la guida Italiana e partenza per le visite dei  visita della Valle dei Re e del Tempio della Regina Hatchepsut e dei colossi di Memnon.
Tebe Ovest - la sponda occidentale di Luxor
Attraversando il fiume, sulla riva opposta del Nilo si trova  la necropoli di Tebe, uno dei siti luxor2archeologici più distesi e più ricchi del mondo. La Tebe Ovest, dove il sole si inabissava ogni sera, era la necropoli di Tebe, dove i faraoni, adorati dai sudditi come dei viventi, fecero costruire i loro monumenti funerari.
Il predominio di Tebe ha durato per circa cinque secoli, fino al termine del Nuovo Regno e l'ultimo dei ramessidi (1069 a.C), quando la capitale divenne di nuovo Menfi. La città ha sopravvisuto durante il peridodo greco-romano, ma all'epoca della conquista araba ha iniziato a decadere.
Per gli arabi che vivevano tra le sue rovineLuxorTempleWithSphinxes1 sepolte dalla sabbia, Tebe era chiamato semplicemente El- Uqsor (i palazzi), termine dal quale deriva il nome Luxor adottato dagli europei, che riscoprirono i templi della città di Tebe durante il periodo della Spedizione Napoleonica del XVIII secolo.
Luxor diventò rapidamente una meta prediletta dei avventurosi viaggiatori europei, e, verso la metà del XIX secolo, i battelli turistici da crociera si trovavano già sul Nilo.
Valle dei Re Con il nome valle dei Re si vuole indicare un'area geografica dell'Egitto, situata vicino800PX-~2 all'antica Tebe, l'odierna Luxor, il cui accesso è a meno di 3 km dalla riva occidentale del Nilo, di rilevante importanza archeologica. 
Per un periodo di quasi 500 anni, a partire dalla XVIII sino alla XX dinastia, ovvero dal 1552 a.C. al 1069 a.C. venne scelta quale sede delle sepolture dei sovrani dell'antico Egitto, quelli che proprio a partire dalla XVIII dinastia prenderanno il nome da Per-Aa, ovvero la "Grande Casa", da cui il nostro termine di Faraoni.
La valle è conosciuta in arabo come Biban el-Moluk ( بيبان الملوك) ovvero la valle delle "porte dei re" (dacché Bab significa "porta" e Biban ne è il suo plurale) e nelle sue tombe - sino ad oggi ne sono state rinvenute 63 - sono esclusivamente sepolti i sovrani del paese, mentre alle consorti reali ed ai principi era destinata un'altra area alquanto prossima: la cosiddetta Valle delle Regine (Ta-Set-Neferu).
Il nome ufficiale della valle nella lingua egizia era Ta-sekhet-a'at (il Grande Campo). 
Prima del Nuovo Regno le necropoli reali erano costituite da complessi formati da tombe-piramidi e templi. Amenofi ICamera del Sarcofago di Tutankhamon nella Valle dei Re (1551-1524 a.C.) ruppe la tradizione, facendo costruire il proprio tempio a poca distanza dal fiume e la tomba a nord-ovest, tra le rocce. I suoi successori ne seguirono l'esempio, scegliendo tuttavia di costruire le tombe all'interno della valle, probabilmente per cercare di impedire che fossero depredate. Durante questo periodo dell'antico Egitto, quasi tutti i faraoni venivano sepolti qui, in tombe di particolare bellezza scavate nella roccia e decorate con misteriose rappresentazioni dell' Aldilà.
Gli scavi hanno portato alla luce 34 tombe, a partire da quella di Sethi I,trovata dall'italiano Belzoni nel 1817; il corpo di Seti I, insieme con altre 39 mummie reali spostate dai sepolcri, fu scoperto nel 1881 in una grande camera funeraria scavata nelle rocce che si affacciano sul Nilo. Quasi tutte le tombe contengono numerosi vani le cui pareti recano testi geroglifici incisi e dipinti, nonché scene magiche e simboliche. L'ultima tomba scoperta (1922) fu quella di Tutankhamon, faraone della XVIII dinastia, l'unica scampata a saccheggi in tempi antichi. Sebbene avesse subito due furti, la tomba conteneva ancora oltre 5000 oggetti sepolti insieme con il giovane re. Tranne Hatshepsut, sposa di Tutmosi II, che regnò a pieno titolo, le mogli dei faraoni venivano sepolte alcuni chilometri più a sud, nella Valle delle Regine. ValleDeiRe1
A partire dal regno di Tutmosi I, le tombe sono state scavate in profondità nelle colline attorno a Tebe, ma questo non impedì ai ladri di prendersi i tesori in esse custoditi: tutte le camere funerarie furono infatti saccheggiate, eccetto quelle di Thuyu e Yuya, e la famosissima tomba di Tutankharnon, scoperta da Howard Carter nel 1922, con tutto il suo tesoro ancora intatto.
I templi funerari sono disposti lungo il margine della pianura alluvionale, dove finivano le coltivazioni e iniziavano i pendii delle colline. Ma le strutture delle tombe sono rimaste accessibili ancora oggi, con i loro spettacolari corridoi e camere funerarie splendidamente ornati con resoconti simbolici del viaggio agli inferi, e con immagini rituali destinate ad assistere i faraoni nell'aldilà.
Nelle tombe più antiche, solo la camera funeraria era oggetto di era decorata, pratica poi estesa all’intera tomba a partire dalla XIX Dinastia (Ramesse I). Le scene raffigurate erano tratte dai Libri del Mondo Inferiore, come l'Amduat, la Litania di Ra e, a volte, dal Libro dei Morti, e fungevano da guide dell'Aldilà.
Le principali tombe della Valle dei Re
Nella zona ci sono 62 tombe, ciascuna con un numero assegnato nell'ordine in cui furono scoperte. Hanno una struttura comune, per riprodurre il mondo dell’Aldilà, con un lungo corridoio inclinato che scendeva in un'anticamera o in una serie di sale ipostile, per concludere in una camera funeraria. Sebbene tutte siano disposte secondo questo schema comune, non vi sono due tombe simili. Non tutte le tombe sono aperte e visitabile contemporaneamente.
Tomba di Seti I (n. 17)
E’ una delle tombe più belle, splendidamente decorata con bassorilievi di notevole fattura e pitture dorate. Molto bella la camera funeraria con il soffitto a motivi astronomici e illustrazioni del Libro di Amduat.
Tomba di Tutmosi III (n. 34)
Fu scavata a 30 m dal suolo, nel vano tentativo di scoraggiare i ladri. Vi si accede tramite una scala di metallo. I muri sono decorati con figure tratte dal Libro di Amduat e l'unico arredo rimasto è un sarcofago di granito rosso.
Tomba di Horernheb (n. 57) Horemheb
E’ la tomba dell'ultimo faraone dellaXVIII dinastia. Si discosta dalle altre della stessa dinastia in quanto consiste in un unico corridoio diritto con camere laterali. È decorata con rilievi ispirati al Libro di Amduat.
Tomba di Tutankhamon (n. 62)
E’ più piccola di quanto uno si aspettasse, e alcune delle sue pareti non sono decorate. La camera funeraria, dove è raffigurata la cerimonia della così detta apertura della bocca, è unica poiché la bara contiene ancora il corpo del re.
Tomba di Ramses VI (n. 9)
Costruita per il predecessore, Ramses V, questa vasta tombafu in seguito ampliata da Ramses VI. E’ interessante la volta a motivi astronomici con la doppia immagine della dea Nut, che inghiotte e crea il sole.
Hatshepsut
Maatkara Hatshepsut è stata la quinta sovrana della XVIII dinastia egizia. 
Hatshepsut fu la figlia più giovane di Thutmose I e della Grande Sposa RealeIMG_08321[1] Iahmes. Thutmose I ebbe dalla sua regina principale solamente un'altra figlia, Akhbetneferu, che morì in tenera età, mentre ebbe numerosa discendenza da Munefert, secondo alcuni sorella di Iahmes, una delle sue mogli secondarie. I figli maschi furono: Amenmose e Wadjmose educati alla successione ma deceduti ancora adolescenti ed il futuro Thutmose II.
Al momento della morte di Thutmose I, Thutmose II, per confermare il suo diritto al trono, sposò Hatshepsut attribuendole il titolo di Grande Sposa Reale. La durata del regno di Thutmose II, 18 anni secondo Manetone, 3 anni, al massimo 4, secondo alcuni storici moderni rende difficoltoso stabilire che influenza abbia avuto Hatshepsut durante il periodo di governo del marito.
A parziale conferma di un regno breve vi è, oltre ad una tomba (KV38) incompleta e non utilizzata, la circostanza che l'erede al trono, Thutmose III, figlio del sovrano e di una sposa secondaria, fosse ancora minorenne. Nominata, in un primo tempo reggente in nome del figliastro, Hatshepsut, dopo aver ottenuto l'appoggio dei più alti funzionari e del clero tebano di Amon, tra cui Hapuseneb che venne innalzato al rango di Primo Profeta, iniziò un' opera di propaganda tesa a dimostrare come il padre, Thutmose I, l'avesse nominata sua diretta discendente e quindi nel diritto di salire al trono. A coronamento di tale opera di propaganda Hatshepsut si nominò coreggente insieme a Thutmose III attribuendosi quindi Hatshepsuttutte le prerogative ed i titoli della sovranità. 
Uno dei punti più famosi della propaganda è il mito sulla sua nascita. In questa narrazione lo stesso Amon andò da Iahmes, dopo aver assunto le sembianze di Thutmose I, e la svegliò con un odore piacevole. Quindi Amon pose l'Ankh, simbolo di vita, sul naso di Iahmes, e Hatshepsut fu concepita.
Khnum, il dio che dà forza al corpo dei bambini umani, venne invitato a creare un corpo e un Ka, ossia la la forza vitale, di Hatshepsut poi il dio e la dea Heket, dea della vita e della fertilità, posizionarono Iahmes su di un letto a forma di leone dove ella partorì Hatshepsut.
Secondo una leggenda popolare e Hatshepsut sarebbe stata la principessa che trovò Mosè galleggiare sul Nilo, tale leggenda è stata largamente screditata dagli egittologi e dagli studiosi della Bibbia.
Quasi subito dopo la sua morte iniziò l'azione di damnatio memorie messa in atto da Thutmose III, e dai suoi successori, azione che comportò la cancellazione del nome di Hatshepsut da tutti i monumenti e la manomissione delle statue. Anche la mummia venne rimossa dalla tomba ufficiale.
Nel famoso rifugio scavato nella roccia nelle vicinanze del tempio funerario di Hatshepsut, ove durante la XXI dinastia vennero nascoste le mummie di molti sovrani per sottrarle all'azione dei violatori di tombe, venne rinvenuta una mummia femminile, priva di indicazioni sull'identità, ma al cui fianco si trovava una cassetta, recante il nome di Hatshepsut, contenente un fegato mummificato ed altri reperti. Tale mummia venne quindi considerata essere quella della regina. Tale ipotesi venne messa in discussione dal ritrovamento in KV60, vicino alla sepoltura di Sitra-in, nutrice della stessa Hatshepsut, di un cadavere femminile che presentava caratteristiche attribuite alla regina ed una postura di mummificazione tipica dei membri della famiglia reale. Ulteriori studi su tale mummia, comportanti il confronto tra alcuni reperti attribuibili con sicurezza alla regina e la mummia in questione (analisi del DNA) hanno permesso, nel 2007, di confermare tale ipotesi, pertanto la mummia rinvenuta in KV60 è ora ritenuta quella di Hatshepsut.
Un'altra convincente prova dell'identità della mummia è il ritrovamento in una piccola scatola di legno con nome e cartiglio di Hatshepsut, che ne contiene le viscere ed un singolo dente con una sola parte della radice. La parte di radice mancante è ancora nella mascella della mummia, il che ha fugato gli ultimi dubbi sul suo riconoscimento.

Ritorno a bordo e proseguimento della navigazione verso Edfou passando da Esna, cena e pernottamento a bordo.


Share/Bookmark

6° Giorno - Edfu - Kom Ombo


Prima colazione e visita del tempio di Horus. Dopo la visita la motonave continuerà la navigazione verso Kom Ombo .
Arrivo e visita del Tempio di Sobek e Haroeris .

Kôm Ombo è una piccola cittadina dell'Egitto posta sulla riva occidentale del Nilo. Si trova a circa quaranta km a nord di Assuan, nei pressi di una vasta pianura coltivata a canna da zucchero e granturco. 
Dagli Egizi era chiamata Nubyt e compresa nel I nomoi dell'Alto Egitto divenendo provinciadsc_4787[1]-S autonoma solo a partire dalla XVIII dinastia. Situata sulla carovaniera per le miniere d'oro della Nubia come quelle di Berenice Pancrisia, e del Sudan divenne successivamente centro di addestramento degli elefanti dell'esercito imperiale romano.
Nei pressi della città moderna si trovano notevoli resti archeologici, fra cui in particolare il Tempio dedicato alle due divinità di Sobek ed Haroeris, una delle manifestazioni solari di Horo il Vecchio. Costruito strategicamente su di una collinetta, in arabo Kom, è poco distante dal fiume ma dal quale si gode un bel panorama sia sull'ansa del Nilo che sull'isola di El-Mansuriyah.
In realtà il tempio fu ricostruito, sui resti di un antico luogo di culto edificato da Thutmose III, in epoca tolemaica , tra i regni di Tolomeo VI e XIII e reca tra i decori anche i nomi, in geroglifico, di alcuni imperatori romani nonché resti di sarcofagi con iscrizioni in caratteri greci. 
Il tempio ospita numerose iscrizione riguardanti la medicina con gli strumenti anticamente Temple_kom_ombo[1]-Susati per praticarla mentre secondo alcuni egittologi, tra i quali Ghalioungui, sono oggetti votivi e sacri attrezzi usati dai sacerdoti durante le cerimonie.
Oggi la cittadina è diventata un piccolo polo industriale con numerosi zuccherifici e servizi alla popolazione. Il maggior impulso all'incremento di mano d'opera venne dato dalla costruzione della diga di Assuan che costrinse i residenti Nubiani a lasciare dolorosamente i propri villaggi e le proprie terre che sarebbero finiti entrambi sotto le acque del lago artificiale. Essi migrarono in gran numero verso Kom Ombo ed il bacino del suo uadi accolse la nuova popolazione mentre i villaggi risorgevano con gli antichi nomi "all'ombra" del dio Sobek e del suo tempio.

Haroeris era la più importante forma sincretica del dio Horo, con il culto nella città di Letopoli, ovvero l'antica Sekem, capitale del II nomoi del Basso Egitto.
Divinità originaria di Behdet, nel XVII distretto del delta aveva gli epiteti di "L'Antico" ed "Il Grande" derivanti dal suo nome egizio Hor-wr e non deve essere confuso con Horo di Khemmis chiamato Harsiesi il Giovane. Questi epiteti non identificavano il dio ma rappresentavano solo un aspetto di Horo dalla natura molto complessa. Temple of Sobek and Haroeris 2
Come divinità astrale era collegato alla luce solare e lunare poiché il suo occhio destro era il Sole ed il sinistro la Luna ma sotto quest'ultimo aspetto veniva chiamato Mekhentyrty. Era rappresentato stante ed in forma ibrida con corpo umano e testa di falco sulla quale recava la doppia corona pschent, in egizio Pa-Sekhemty. Se invece era raffigurato assiso sul trono con l'amuleto ankh e lo scettro uas prendeva il nome di Horo-Heri-Khenduf forma sincretica di Haroeri.
Nella cosmogonia di Eliopoli era uno dei figli di Geb e Nut nato nei giorni epagomeni mentre secondo i Testi delle piramidi era figlio di Ra e fratello di Seth che durante una lite gli strappò un occhio ma questa leggenda venne successivamente attribuita ad Horo figlio di Osiride.
Come tutte le divinità primordiali formava una triade con la dea Tasenetnefret ossia "la perfetta sorella" e con il dio bambino Panebtaui ossia "il Signore delle Due Terre". Di quest'ultimo esisteva anche un mammisi destinato alle cerimonie della sua nascita divina.
Nel culto, dalle complicate teorie, Tasenetnefret era la sorella del dio Shu di cui Haroeri ne assumeva spesso le caratteristiche, come dimostrano i rilievi del Tempio di Kom Ombo giustificando così l'epiteto di "la perfetta sorella", ma era anche la sua paredra identificabile in Tefnet ossia "la dea lontana" figlia di Ra.
Horo di Behdet cioè Haroeri "Il grande", era connesso e ne prendeva le caratteristiche anche di Horo di Edfu divenendo in seguito la divinità guerriera che difendeva il Sole dai suoi nemici e che fondò il regno del Delta.

Sobek (anche Sebek, Sochet, Sobk, Sobki, Soknopais, e, in lingua greca, Suchos) è il dio delle acque e delle inondazioni del Nilo nella mitologia egizia.
Figlio della dea Neith, nel ruolo di signore delle acque e della fertilità veniva adorato nella capitale del XXI distretto dell'Alto Egitto, Crocodilopolis, l'odierna Faiyum.
Il santuario principale a lui dedicato si trova a Kom Ombo; nella vicina necropoli sono state trovate mummie di coccodrilli, animali sacri al dio.
È stato venerato soprattutto ai tempi del Medio Regno mantenendo sia la valenza benefica sia quella malefica.
Viene generalmente raffigurato come un uomo con la testa di coccodrillo, spesso con l'ureo sul capo e l'ankh in una mano.


Share/Bookmark

7° Giorno - Abu SImbel

Possibilità di effettuare la visita al tempio di Abu Simbel (facoltativa) Colazione e pranzo sulla motonave e giornata e giornata dedicata alla visita del tempio di Philae , della Diga.abu-simbel

Abu Simbel (o anche Abu Simbal, Ebsambul e Isambul; in lingua araba أبو سنبل o أبو سمبل) è un  sito archeologico dell'Egitto. Si trova nel governatorato di Assuan, nell'Egitto meridionale, sulla riva occidentale del Lago Nasser, a circa 280 km a sud di Assuan.
Il complesso archeologico di Abu Simbel è composto da due enormi templi in roccia ricavati dal fianco della montagna dal faraone Ramses II nel XIII secolo a.C., eretti per intimidire i vicini Nubiani e per commemorare la vittoria nella Battaglia di Kadesh.
Il sito archeologico fu scoperto, quasi completamente ricoperto di sabbia, nel 1817 dall'archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni. Nel 1979 è stato riconosciuto come patrimonio mondiale dell'Umanità dall'UNESCO.


Il tempio maggiore  
Tra i molti monumenti eretti dal faraone Ramses II il grande tempio di Abu Simbel èAbu1 generalmente considerato il più imponente ed il più bello.
Sulla facciata, alta 33 metri e larga 38, spiccano le quattro statue di Ramses II, ognuna delle quali alta 20 metri, in ognuna il faraone indossa le corone dell'Alto e del Basso Egitto, il copricapo chiamato "Nemes" che gli scende sulle spalle ed ha il cobra sulla fronte. Ai lati delle statue colossali ve ne sono altre più piccole, la madre e la moglie Nefertari mentre tra le gambe ci sono le statue di alcuni dei suoi figli, riconoscibili dai riccioli al lato del capo.
Sopra le statue, sul frontone del tempio ci sono 14 statue di babbuini che, guardando verso est, abu_simbel-saspettano ogni giorno la nascita del sole per adorarlo, in origine c'erano 22 statue di babbuini, tante quante le province dell'Alto Egitto, anche se secondo un'altra ipotesi le statue erano 24, una per ogni ora del giorno.
Una delle statue di Ramses è senza testa, la testa è crollata ed è rimasta ai piedi della statua, nel crollo ha distrutto alcune delle statue che si trovano nella terrazza del tempio, si tratta di rappresentazioni dello stesso faraone e del dio Horus (falco).  Sopra la porta di entrata del tempio in una nicchia scavata nella roccia, c'è la statua del dio Ra' Ho Akthi, è il dio falco unito al disco solare, la mano destra del dio poggia sullo scettro indicante trasformazione, detto WSR, mentre la sinistra poggia sull'immagine della dea Maat rappresentante la giustizia.  Questi due simboli uniti al disco solare Ra' siAbu_Simbel,_Ramesses_Temple,_corridor_statue,_Egypt,_Oct_2004 ritrovano nel cartiglio di incoronazione di Ramsete II, quindi il faraone vuole indicare che il tempio è dedicato sia al dio che a sé stesso. Ai lati della nicchia ci sono due altorilievi raffiguranti il faraone mentre fa offerta del simbolo della giustizia al dio.
Ai lati delle statue poste presso l'ingresso ci sono delle decorazioni, c'è Hapy dio del Nilo, simbolo dell'abbondanza, che lega fiori di loto, simbolo dell'Alto Egitto, con i fiori di papiro, simbolo del Basso Egitto, per dimostrare l'unione del paese. Sotto queste scene, nel lato destro, quindi a nord, sono rappresentati dei prigionieri asiatici legati con corde che terminano con il fior dei papiro, simbolo del Nord, mentre nel lato sinistro, quindi a sud, sono rappresentati dei prigionieri africani legati con corde che terminano con fiori di loto, simboli del sud.
L'entrata del tempio conduce alla grande sala dei pilastri, otto dei quali raffigurano il faraone con sembianze di Osiride, si tratta di statue alte 11 metri. Nel soffitto ci sono disegni incompiuti che rappresentano la dea Mut, che protegge il tempio con le sue ali distese. 

Da qui si entra nella sala più piccola del tempio, detta dei nobili, con quattro pilastri 134203760CxmJKN_fsquadrati coperti da rilievi raffiguranti il faraone con varie divinità. Sulle pareti c'è il faraone mentre offre profumi ed incensi alla barca di Amon, seguito dalla moglie, la regina Nefertari. Questa sala conduce al Sancta sanctorum, contenente quattro statue sedute che guardano verso l'entrata, che da destra a sinistra sono: Ra-Harakhti (il falco con il disco solare), Ramses deificato, Amon-Ra (dio del sole e padre degli dei) e Ptah (dio dell'arte e dell'artigianato).
Qui, grazie all'orientamento del tempio, due volte all'anno il primo raggio del sole si focalizza sul volto della statua del faraone: il 21 febbraio, il giorno della sua nascita, ed il 21 ottobre, giorno della sua incoronazione.
Dopo lo spostamento del tempio questo fenomeno si verifica il 22 febbraio e il 22 ottobre. Negli altri giorni dell'anno il sole illumina anche le altre divinità ad esclusione del dio Seth considerato dio delle tenebre.


Il tempio minore
A nord del tempio maggiore, a un centinaio di metri, si trova il tempio, scavato nella roccia, Tempio_Minore_Abu_Simbeldedicato ad Hathor ed a Nefertari moglie di Ramses. 
La facciata, larga 28 metri ed alta 12 metri è ornata da sei statue alte 10 metri, tre ad ogni lato della porta di ingresso. Le statue raffigurano quattro volte Ramses e due Nefertari. Ai lati delle statue del faraone ci sono i figli in dimensioni minori, mentre ai lati di Nefertari sono raffigurate le figlie.
È l'unico tempio egizio dedicato ad una regina, lo stesso Ramses lo ha fatto scrivere in una incisione nei rilievi della facciata:... la casa dei milioni di anni, nessuna costruzione simile è mai stata scavata.
L'entrata del tempio conduce ad una sala contenente sei pilastri alti 3,20 metri sulla cui sommità vi sono le teste di Hathor. Sui pilastri ci sono iscrizioni che raccontano la vita del faraone e della regina e rilievi colorati che rappresentano sia Ramses che Nefertari con alcune divinità.
Alle pareti vi sono scene del faraone e della moglie che offrono sacrifici agli dei. L'ultima sala è quella con la statua della dea Hathor.


Rientro sulla motonave, pranzo a bordo.
Nel pomeriggio escursione in Feluca lungo Nilo fino al Giardino Botanico e al Mausoleo dell' Aga Khan che non e' attualmente visitabile ma visibile solo esternamente.


Share/Bookmark

8° Giorno - Aswan

Con il termine diga di Assuan - chiamata in arabo: السد العالي, al-Sadd al-ʿĀlī , "Alta Diga" - si indica la più grande e più moderna delle due dighe sul Nilo che si trovano nei pressi della prima cateratta del Nilo, vicino alla città di Assuan (Aswān), in Egitto.

Normalmente ogni anno quando in estate le acque provenienti dall'Etiopia si dirigevano verso la parte bassa del Nilo questo inondava i terreni circostanti lasciando il limo, un sedimento di nutrienti e minerali sul suolo. Questi sedimenti sono stati quelli che hanno reso questi terreni nel corso della storia estremamente fertili e ideali per l'agricoltura. Le piene o i periodi di secca del fiume, però, non sempre si presentavano al momento ottimale portando talvolta alla perdita di interi raccolti o perché il fiume inondava i terreni in periodi dannosi per i raccolti o perché al contrario la piena arrivava troppo tardi, quando il raccolto si era seccato.
AswanHighDam_Egypt Questo rese necessaria la costruzione di una diga che regolasse queste inondazioni.

Nel 1899 i britannici iniziarono a costruire una diga nei pressi di Assuan, terminandola nel 1902. Alcuni siti archeologici della zona, come il tempio di Philae, dovettero essere spostati per non essere sommersi dall'acqua del bacino che si sarebbe creato con la diga.
 
Il progetto iniziale prevedeva una diga lunga 1900 m e alta 54 m, ben presto queste dimensioni si dimostrarono inadeguate, per questo in due fasi successive si alzò la diga, prima tra il 1907 e il 1912 e poi tra il 1929 e il 1933. Quando, nel 1946 il livello dell'acqua20249480 quasi superò l'altezza della diga si decise che invece di aumentare per la terza volta l'altezza della diga sarebbe stato più utile costruire una nuova e più grande diga 6 km a monte della vecchia diga.

Poi per chi vuole , la possibilità di un bellissimo giro su una Mongolfiera.

Escursione in feluca, barca Nubiana


Share/Bookmark

9° Giorno - Aswan - Edfu - Luxor


Mattinata Libera, per rilassarsi in Piscina

Edfu (detta anche Idfu) è una città dell' Egitto, localizzata sulla riva occidentale del Nilo, fra Esna e Assuan, dove l'antico sacro fiume forma un'ampia ansa di notevole bellezza. edfou_pylones_0[1]
In origine la città, il cui nome era Behedet, (ma anche Djeb o Gebal) fu capitale del secondo nomos dell'Alto Egitto e successivamente fu ribattezzata con il nome greco di Apollinopolis Magna. La notorietà di Edfu è dovuta al tempio, dedicato al culto del dio protettore della città, Horo e già edificato nel Nuovo Regno su più antiche vestigia risalenti all'Antico Regno.
È uno dei templi meglio conservati dell'Egitto perché ricostruito ulteriormente fra il 237 ed il 57 a.C., in epoca greco-romana, riprendendo i canoni classici dell'architettura egizia.
La città, che oggi risulta estesa su quello che era il lago sacro del tempio, vive di turismo ed è circondata da palmeti, dal deserto e dalle aride montagne di granito.  Edfu_Horus
L'importanza, fin dalle più remote epoche, di Edfu è testimoniata da un'arcaica necropoli del protodinastico e da alcune incisioni rupestri risalenti alla I dinastia e più specificatamente al regno del sovrano Den.
Durante l'Antico Regno era considerata la sentinella della "porta di Elefantina" e per la sua crescente espansione divenne in epoche successive rivale delle città di Coptos e di Tebe che per poterne sconfiggere il potere, furono costrette ad allearsi.
La notevole espansione era scaturita dalla strategica posizione che Edfu occupava sulla via carovaniera verso il Mar Rosso ed il porto di Berenice dal quale partivano le spedizioni per il paese di Punt, già dal Medio Regno.

Pranzo sulla motonave e nel pomeriggio partenza per Aswan.


Share/Bookmark

10° Giorno – Luxor

Prima colazione sulla motonave, incontro con la guida Italiana e partenza per le visite dei Templi di Luxor e Karnak,
Luxor e Karnak
L'attuale città di Luxor si è sviluppata dalle rovine di Tebe, un tempo capitale del Nuovo Regno. I monumentali templi di Luxor e di Karnak erano famosi in tutto il mondo antico e costituiscono un'attrazione per i viaggiatori fin dall'epoca greco-romana. Luxor%20Temple,%20Luxor,%20Egypt
Oggi la località moderna è non più di una struttura ricettiva dedicata al turismo. Poiché l'economia locale dipende per la maggior parte dal turismo, gli abitanti di Luxor si dedicano tuttora ai loro templi e alle tombe con la stessa dedizione come lo facevano i loro antenati.
Durante la sua supremazia, Tebe aveva una popolazione di circa un milione di abitanti. L'ampia disponibità di lavoratori e la grande ricchezza derivante dalle loro conquiste, hanno permesso ai tebani di costruire i più imponenti luoghi di culto in onore al loro dio, Amon, assimilato al dio-sole e venerato come Amon-Ra. Edificati sulla sponda orientale del Nilo, questi templi celebravano il sorgere del sole.
Il tempio di Luxor 25egitto_Luxor
Fondato dal faraone Amenofi III, il tempio di Luxor era il luogo di cuolto dedicato alla  triade tebana degli dei Amon, Mut e Khonsu, che venivano celebrati ogni anno durante lafesta di Opet. Situato in riva al Nilo, nel cuore della moderna Luxor, i suoi grandi colonnati, lo rendono uno dei più straordinari monumenti antichi.
Il tempio di Karnak
Il complesso di Karnak, uno dei monumenti più imponenti mai realizzati dall'architettura dell'eta faraonica, era chiamalo dagl'i antichi egizi "Ipet-Isut": il più perfetto dei luoghi.
Rientro e pranzo sulla motonave.
Nel pomeriggio si prosegue per la Sponda Ovest del Nilo e visita della Valle dei Re e del Tempio della Regina Hatchepsut e dei colossi di Memnon.
Tebe Ovest - la sponda occidentale di Luxor
Attraversando il fiume, sulla riva opposta del Nilo si trova  la necropoli di Tebe, uno dei siti luxor2archeologici più distesi e più ricchi del mondo. La Tebe Ovest, dove il sole si inabissava ogni sera, era la necropoli di Tebe, dove i faraoni, adorati dai sudditi come dei viventi, fecero costruire i loro monumenti funerari.
Il predominio di Tebe ha durato per circa cinque secoli, fino al termine del Nuovo Regno e l'ultimo dei ramessidi (1069 a.C), quando la capitale divenne di nuovo Menfi. La città ha sopravvisuto durante il peridodo greco-romano, ma all'epoca della conquista araba ha iniziato a decadere.
Per gli arabi che vivevano tra le sue rovineLuxorTempleWithSphinxes1 sepolte dalla sabbia, Tebe era chiamato semplicemente El- Uqsor (i palazzi), termine dal quale deriva il nome Luxor adottato dagli europei, che riscoprirono i templi della città di Tebe durante il periodo della Spedizione Napoleonica del XVIII secolo.
Luxor diventò rapidamente una meta prediletta dei avventurosi viaggiatori europei, e, verso la metà del XIX secolo, i battelli turistici da crociera si trovavano già sul Nilo.



Share/Bookmark